di Nicolò Minici
Vi voglio portare in gita, anche se solo col pensiero. Faremo pochi passi, letteralmente, per scoprire un luogo che siamo abituati a vedere, ma che forse non abbiamo mai guardato con gli occhi giusti. A pochi passi dal nostro paese, Spinetta, sorge il borgo di Marengo, diventato celebre per la battaglia che Napoleone Bonaparte ha combattuto e vinto il 14 giugno del 1800. Lì, proprio dove qualche secolo fa rimbombavano i colpi di cannone e luccicavano le baionette, ora sorge un museo, il Marengo Museum.
Oggi il museo ospita una collezione di oggetti che ricordano l’epoca napoleonica e il suo impatto sul nostro territorio con divise, oggetti storici, armi, uniformi, pitture e libri. Spesso visitato dalle scuole, il Museo propone anche numerosi eventi. Abbiamo intervistato Ilaria Mattavelli, che lavora per l’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei, l’ente che oggi cura temporaneamente questi luoghi, e ci siamo fatti raccontare da lei le ultime novità.
Come nasce il Marengo Museum?
L’idea di far nascere un museo che ricordasse la grandezza di Napoleone nasce da Giovanni Antonio Delavo negli anni ’40 del XIX secolo. Attorno al cinquantesimo anniversario della battaglia, Marengo divenne un punto di grande importanza nel panorama piemontese, al punto che .molti intellettuali si dedicarono al luogo della battaglia. Giovanni Delavo  acquistò i terreni su cui oggi sorge l’edificio nel novembre del 1844 e inaugurò il museo il 14 giugno 1847, con un evento spettacolare. La fortuna di Delavo, però, cessò: la proprietà della villa passò così nel settembre del 1857 ai fratelli Cataldi di Genova.

Qual è invece la storia della Piramide che segnala l’ingresso del Museo?

La battaglia di Marengo, come sai, è una delle più importanti mai combattute da Napoleone. E proprio a Marengo, Napoleone torna, imperatore da pochi mesi, con un grande desiderio: erigere qui una grande piramide, ricordo della campagna d’Egitto e memoria del sacrificio del suo amico, il generale Desaix, che perse la vita per garantire la vittoria. Napoleone non riuscì mai nel suo intento, ma la piramide oggi c’è: è stata costruita nel 2005.
Mi hanno raccontato di grandi manifestazioni, organizzate qui, negli anni ’90: com’erano?
Sfilate in costume e rievocazioni, che anche oggi proponiamo: proprio il 14 giugno, in occasione dell’anniversario della battaglia, verrà realizzata una manifestazione molto bella, che permetterà di riassaporare la storia e la vita napoleonica.
Ci sono altri eventi in programma, per questa estate?
Sì, sarà un’estate ricca di eventi: iniziamo sabato 1° giugno, con “Marengo antico con i Longobardi”. Accanto alla celebre torre di Teodolinda, che ricorda la Marengo pre napoleonica, si terrà un pomeriggio tra rievocazione storica, spettacoli di giocoleria con i Folet d’la Marga e conferenze in auditorium, con Frida Talk – con Frida si scopre il periodo longobardo. Il 14 e il 15, invece, nell’anniversario della battaglia, si terrà una rievocazione storica, con due giorni di campi in cui ci saranno allenamenti militari – ma non battaglie, per rispetto dei tempi di guerra in cui ci troviamo. Sarà presente il picchetto d’onore alla statua di Napoleone e si rivivrà, per due giorni, la magia della rievocazione. Il 16, infine, ci sarà una mostra di scambio e baratto di oggetti napoleonici, mentre in serata verranno proposti brani classici, reinterpretati in chiave jazz.
A chi consiglierebbe una visita al MarengoMuseum?
A tutti! Non esiste una fascia d’età che sia esclusa, perché il Museo permette, con il suo parco e le sue stanze, di affascinare sia i più piccoli che i più grandi. Soprattutto, fornisce molti spunti di riflessione adatti ai più giovani, che qui possono camminare nella storia e conoscere quanto è stata importante la battaglia di Marengo.

 

– Esiste un gruppo di rievocatori storici napoleonici?
– I visitatori sono solo del paese o vengono anche da altrove, magari dall’estero? Sì vengono anche da tutto il resto d’Europa, proprio per la stretta connessione che si ha con Napoleone. Ci sono visitatori francesi e belgi, dal nord europa,  francofoni di base.
Primo museo
– A quale fascia d’età consiglierebbe la visita al museo?
– Quali sono gli eventi in programma per l’estate?