di Stefania Cava
Nel primo assioma della comunicazione, Paul Watzlawick dice che tutto è comunicazione: le parole e i silenzi, quello che scegliamo di raccontare e ciò su cui soprassediamo. Comunicare, in fondo, è uno dei primi bisogni umani: non ci fossimo incontrati attorno ad un fuoco, nella notte dei tempi, non avremmo mosso molti passi dai gorgheggi e dai grugniti dei nostri antenati. E così addio Omero, addio Dante, addio Shakespeare. Addio bigliettini nei diari, addio lettere d’amore. Addio canzoni, film e libri. Addio grande letteratura, che detestiamo tra i banchi e ricordiamo una volta cresciuti.
Oltre a voler comunicare, però, è importante saper comunicare, soprattutto in questa epoca rapida e digitale, fatta di reel da trenta secondi e post di Instagram in cui tutto può essere frainteso. Come insegnante, ho potuto ammirar la tenacia, lo spirito di iniziativa, la curiosità ed il coraggio che i ragazzi hanno dimostrato, impegnandosi ad esplorare un territorio completamente nuovo, armati solo di un taccuino, un cellulare e moltissime idee. Come giornalista, mi sono ritrovata a sorridere mentre li sorprendevo con gli occhi fissi sullo schermo, alla ricerca dell’aggettivo perfetto, o quando, accompagnandoli nelle prime interviste, notavo il nervosismo del debutto nella loro voce.
La giovane redazione che ho avuto l’onore di guidare, negli ultimi mesi, ha stabilito fin dal primo incontro – o meglio, dalla prima riunione – il taglio da dare al giornale della scuola. Abbiamo deciso di parlare di quel che capita tra i banchi, perché è importante condividere il cammino, ma anche dei paesi che fanno parte del quotidiano dei redattori, perché oltre ad essere alunni sono giovani cittadini, pieni di domande e di curiosità. Interviste, reportage, cronache: questo giornale è fatto dall’impegno quotidiano di ragazzi che hanno scelto di utilizzare parte del loro tempo libero per creare qualcosa, con il desiderio di raccontare delle storie. Ho cercato di aiutarli a creare uno strumento per comunicare, godendomi il privilegio di esser stata invitata ad entrare, in punta di piedi, nel loro mondo. 
 Oggi la redazione dell’AlfieriNews apre le porte a tutti quanti: benvenuti!