di Margherita Foco e Marta Badavelli

Capita spesso che genitori ed insegnanti ci riprendano perché i nostri voti non sono ottimi: succede di non riuscire a studiare, addirittura di far fatica ad applicarsi. Può capitare che la colpa sia anche nostra, ma c’è un problema che ci affligge non poco, da parecchio tempo: il continuo cambio di docenti.

Potrebbe sembrare un problema da niente, raccontato da due ragazzine non abbastanza grandi per dire la propria, eppure è uno dei principali problemi di molti studenti italiani negli ultimi anni. Molto spesso ci siamo ritrovati ad avere crisi o problemi e di conseguenza, aver bisogno di un punto di riferimento più maturo con cui sfogarci o chiedere consigli: i professori sono le prime persone a cui ci rivolgiamo. Pensate a Pinocchio, chi sarebbe senza i consigli del grillo parlante? Sarebbe immaturo, maleducato e sempre in mezzo ai guai e non sarebbe nemmeno diventato un bambino vero. Ora immaginate se Pinocchio avesse dapprima avuto il grillo che conosciamo tutti, quello a cui si è affezionato, per poi, di punto in bianco, trovarsi un nuovo grillo parlante, che dice le stesse cose in maniera diversa, e poi un altro ancora, con un modo ancora differente: il nostro burattino sarebbe in confusione e non capirebbe più nulla, ma soprattutto, farebbe una enorme fatica ad esprimere i propri dubbi perché non avrebbe nessuno con cui avere abbastanza tempo per sviluppare un rapporto di fiducia. C’era, certo. Ma ora non c’è più. Ecco: lo stesso vale per noi studenti, a cui spesso vengono tolti punti di riferimento fissi senza i quali ci sentiamo persi e affoghiamo in un mare di pensieri ed emozioni troppo grandi per noi e più il tempo passa, più i professori cambiano e più ci convinciamo che forse affezionarsi non è un bene.

Ovviamente sarebbe troppo facile se portasse complicazioni solo a livello di mancanza di punti di riferimento, ma le complicazioni si riversano a livello scolastico perché non tutti i professori spiegano allo stesso modo la stessa materia e questo porta enormi problemi a livello di apprendimento. In questo modo i problemi si presentano sul registro anche a gennaio, mostrando voti rossi proprio per le materie di cui continuiamo a cambiare insegnante: noi ci ritroviamo a capire poco e a provare sempre a recuperare, molte volte con scarsi risultati. Quest’ultima cosa ci manda più fuori di quello che già non siamo mentre invano cerchiamo di recuperare una cosa che non abbiamo capito, creando ancora più caos nella nostra testa.

La vita adolescenziale non è semplice, ma ci teniamo a rassicurare tutti:finirà prima o poi.