di Beatrice Sperandio
Il laboratorio di teatro è una tradizione del nostro Istituto da più di dieci anni ed è un progetto a cui tutti teniamo molto, perché ha motivazioni educative e formative e coinvolge attivamente non solo gli alunni interessati e le loro famiglie ma anche altri docenti e alunni. In questo progetto la coordinatrice è la professoressa Laura Tartuferi.
Sotto la sua guida, i ragazzi sviluppano i racconti e le riflessioni che saranno successivamente utilizzate per strutturare la drammatizzazione teatrale. Si tratta di uno spazio che permette ai giovani attori di mettersi in gioco e relazionarsi con gli altri, senza competizione, imparando anche a gestire le proprie emozioni. Attraverso questo progetto si vuole ascoltare l’esigenza dei ragazzi
di conoscersi e confrontarsi, acquisire sicurezza e prevenire quegli atteggiamenti discriminatori che spesso corrispondono solo a stereotipi, superando i pregiudizi. Ogni anno il laboratorio si c
onclude con uno spettacolo teatrale, che è un momento di condivisione importante, anche se quello che più conta è il percorso fatto insieme. Si crea un’atmosfera giocosa e rilassata, a patto che ci siano sempre serietà e rispetto nei confronti dei compagni. I ragazzi che partecipano lavorano sul corpo con tecniche di rilassamento e percezione corporea, sullo spazio, sulle emozioni, sul gruppo, con esercizi di fiducia e coraggio. Si presta però attenzione anche alla relazione, con il monologo e il dialogo, imparando a costruire un personaggio teatrale, a raccontare storie in scena, a prendere confidenza con improvvisazioni individuali e collettive ed allestire uno spettacolo teatrale. “E’ un bel viaggio di crescita per tutti – ci ha spiegato la professoressa Tartuferi – spesso mi sento io l’allieva perché voi ragazzi siete sempre capaci di stupire e dare lezioni importanti a noi cresciutelli…è una forma di meraviglia. E poi, il teatro ci insegna ad essere liberi… E la libertà è qualcosa di prezioso,che dobbiamo alimentare e proteggete. Sempre.»
I ragazzi, al laboratorio di teatro, praticano esercizi di rilassamento, cercando di sentire il proprio stato emotivo quando si incontrano ed agire di conseguenza. A volte hanno bisogno di sfogare in maniera più energica le tensioni accumulate fino a quel momento e allora ballano, cantano altre volte hanno bisogno di ritrovare calma e allora scelgono attività più mirate, di respirazio
ne. In entrambi i casi il risultato finale favorisce la concentrazione. Quest’anno hanno deciso di dedicare il percorso teatrale alla tematica delle relazioni umane perché gli adolescenti sentono costantemente l’urgenza di parlarne e comprendere.
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano» Questa è la dedica di Antoine De Saint-Exupéry che hanno deciso di usare come filo conduttore. «Il Piccolo Principe» è uno dei classici della letteratura per l’infanzia che può accompagnare giovani e adulti e per questa ragione il gruppo ha deciso di realizzare un adattamento teatrale. “Abbiamo selezionato alcuni dei personaggi principali del romanzo di Antoine De Saint-Exupéry – ci raccontano “ma non possiamo svelarvi tutto, altrimenti la magia del teatro scompare, quindi…se siete curiosi vi invitiamo allo spettacolo finale, che si terrà il 31 maggio, alle ore 21, presso Casa Rossetti a Spinetta Marengo”.
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